storia
L’imbarcazione Galeb (gabbiano in sloveno), ha “volato” sulle acque dell’Adriatico per quasi un secolo e ora ha una nuova vita. Ripercorriamola assieme.
Nel 1936 i coniugi Pia e Pino Mlakar, coreografi e ballerini di fama internazionale, in onore della nascita della figlia Veronika, commissionarono una barca a vela sportiva alla Cooperativa Cantieri di Trogir (Traù), un cutter M 6 (6 metri stazza internazionale). Secondo le parole del responsabile del cantiere di Traù, Ante Kalinić, le costole, la chiglia, il dritto di poppa e di prua furono realizzati in quercia, mentre il rivestimento esterno in pino della Slovenia, la coperta in larice e l’arredo interno nel pregiato teak. Nonostante fosse dotata di eccezionali caratteristiche per la navigazione, la barca fu restaurata nel 1958 dal maestro Bonifačić di Žurkovo, nei pressi di Fiume.
Per concessione di Mitja Zupančič (eMorje) e della famiglia Mlakar.

Il Galeb è un esempio estremamente raro e unico nel suo genere: imbarcazioni di questo tipo un tempo erano appannaggio dei pochissimi appassionati che avevano uno stile sofisticato di navigazione.
Il Galeb ha navigato l’intero Adriatico, fino a Dubrovnik, con solo vele e vento. L’ultima volta che i due ballerini hanno navigato da soli è stato nel 1986, quando Pino aveva 79 anni e Pia 77. Otto anni dopo, hanno donato il Galeb al Museo del mare “Sergej Mašera” di Pirano, come testimonianza materiale del passato marittimo e della storia culturale della Slovenia.
Per concessione di Mitja Zupančič (eMorje) e della famiglia Mlakar.
